Il noce: proverbi e realtà 
IL NOCE: PIANTA SOLITARIA

Il noce: proverbi e realtà 

Il detto “Noci e pane mangiare da cani, pane e noci mangiare da sposi” indica che, nell’accoppiata mangereccia, il pane deve essere in quantità superiore al frutto. 

Il noce è un albero maestoso, solitario, con una chioma che può raggiungere i dodici metri di ampiezza. 

Produce frutti che maturano a fine estate e vengono raccolti con l’aiuto di un lungo bastone con cui si scrollano i rami, provocando il distacco dei frutti e la loro caduta a terra.

Frutti che vengono, poi, raccolti e tenuti in un locale fresco e ventilato ad asciugare, così da permettere il distacco del mallo dalla noce; le noci vengono, infine, ripulite dai residui di mallo e lasciate essiccare, pronte per il consumo fresco. 

Il noce è uno degli alberi più longevi e misteriosi che abitano i nostri boschi: esistono, infatti, numerose leggende che narrano che sotto la sua chioma maestosa si celebrassero, nelle notti del solstizio d’estate, i sabba delle streghe. 

Credenza supportata anche dal fatto che, stranamente, sotto e accanto a un noce l’erba di solito fa fatica a crescere. 

Questo accade perché il noce è un albero che non ama presenze estranee nel suo “spazio vitale” e perciò secerne dalle radici una sostanza tossica che prende il nome di juglandina, inzuppando il terreno e producendo attorno a sé una sorta di “cerchio magico” che è alla base di tante superstizioni. 

Infatti, da sempre, i contadini sconsigliano sia di addormentarsi all’ombra di questa pianta, che di farvi stare sotto gli animali, per non assorbirne i miasmi velenosi.

Il nome scientifico del noce è Juglans regia, nome che deriva dal latino jovis glans che significa “ghianda di Giove”, probabilmente per la sacralità e il legame con la divinità, grazie alla sua imponenza e al valore nutritivo del suo frutto.

Tutto serve… 

Ogni parte di questo albero è pregiata, non solo i suoi frutti: ad esempio il legno ricavato dal tronco, che è utilizzato, da secoli, per la realizzazione di mobili di prestigio, grazie alla sua durezza e resistenza nel tempo. Ha la caratteristica di essere un legno con venature rossicce di colore marrone a volte tendenti al nero. Viene utilizzato non solo per mobili di pregio, ma anche per coperture di pianoforti, piccoli manufatti come i calci delle pistole, ma anche nella piccola carpenteria o per realizzare i cruscotti delle auto, poiché è facile da lavorare, non assorbe facilmente l’umidità e quindi non si deforma. 

Il noce: proverbi e realtà Masilicò 

Le caratteristiche del frutto di questo maestoso albero sono molteplici. 

Fra le noci italiane, la noce di Sorrento è sicuramente la più apprezzata e conosciuta: è formata da un gheriglio di media grandezza, è di forma ovale e il guscio, di colore chiaro, è poco rugoso e sottile, allungato o tondeggiante.

Le noci sono ricche di proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Tre noci al giorno aiutano la riduzione del colesterolo totale e di quello cattivo, e sono un valido aiuto nella prevenzione delle patologie del sistema cardiovascolare.

Ecco perché Masilicò ha introdotto, nella sua linea di prodotti, una gustosa confettura a base, appunto, di gustosi gherigli di noce tritati e dolcissime pere. 
La trovi qui: https://staging.masilico.com/confettura-extra-pere-noci/

Ottima non solo per preparare tradizionali torte e dolci, ma anche per creare abbinamenti con formaggi stagionati come il pecorino, o, per esempio, il gorgonzola accompagnato da dorati e caldi crostini di pane casereccio.